La fiction italiana tra scoop e problemi: Festival della TV e dei nuovi Media

Si è svolto a Dogliani dal 5 all’8 maggio il Festival della TV e dei nuovi media: dialoghi per il futuro.

Il Festival è nato con l’obbiettivo di essere un luogo d’incontro e uno spazio di riflessione. Un laboratorio sul futuro dei media, dove attraverso il recupero del confronto fisico si elaborino nuove soluzioni partendo da temi concreti.

Tanti gli incontri svoltisi nelle due piazze principali della città e moltissimi gli ospiti del panorama nazionale: da Massimo Callegari a Carlo Lucarelli, Urbano Cairo a Marco Tardelli, da Renzo Arbore a Nino Frassica, da Enrico Bertolino a Enzo Miccio, da Lilli Gruber a Alessandro Cattelan, da Diego Abatantuono a Andrea Mainardi, da Pietro Valsecchi ai Lou Delfin,…

Noi abbiamo seguito l’incontro svoltosi in Piazza Umberto I  La Fiction Italiana: Una sfida internazionale. Presenti sul palco c’erano il direttore della Taodue Pietro Valsecchi, la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, il presidente della Film Commission Torino Paolo Damilano e l’AD della Rai Antonio Campo Dall’Orto.

Presenti tra il pubblico anche lo scrittore Claudio Lucarelli e l’attore piemontese Fabio Troiano a cui Valsecchi ha ammiccato parlando del successo della serie televisiva targata TaoDue RIS di cui Troiano è stato uno dei protagonisti più amati nei panni del Capitano Ghirelli, detto Ghiro.

Durante l’incontro sono stati diversi i faccia a faccia tra Pietro Valsecchi ed Eleonora Andreatta sul presente; ma soprattutto sul futuro della fiction italiana.

I vertici Rai hanno annunciato una novità pronta a cambiare il palinsesto dei loro canali. Fino ad oggi, infatti, è stata Rai1 la madre della fiction. Dalla prossima stagione televisiva, invece, tutti canali Rai, compreso Rai4 saranno il nido di nuove fiction e, ovviamente, ogni canale avrà un timbro ben preciso. Inoltre è stata annunciato che è stata confermata ed è in via di preparazione la seconda stagione della fiction di Rai3 Non Uccidere con Miriam Leone.

Valsecchi (dopo una fantastica e totalmente improvvisata telefonata in viva voce a Checco Zalone) ha invece parlato di un nuovo progetto che racconterà la storia di uno dei pilastri dell’industria piemontese: la famiglia Ferrero.

Si è parlato inoltre delle difficoltà di portare la fiction italiana all’estero (eccezion fatta ovviamente per le due serie incentrate sul personaggio di Camilleri Montalbano) dando principalmente la colpa ad una limitazione linguistica…ma credo che se i prodotti fossero confezionati più attentamente, evitando errori grossolani come quelli che caratterizzano ultimamente sia ottimi prodotti Rai che altrettanto buoni prodotti Mediaset forse, in paesi dove tutto ciò conta e dove gli attori hanno un background e una preparazione nemmeno lontanamente paragonabile a quella del 90% degli attori delle fiction italiane, anche i nostri prodotti avrebbero l’opportunità di essere, se non trasmesse, almeno prese in considerazione.

Concordiamo invece con Dall’Orto nel dire che l’Italia pecca di veri e propri showrunners (alla Julie Plec per CW tanto per intenderci) e che i giovani sono ormai circondati da ottimi prodotti provenienti sia da oltre manica e che da oltre oceano e che, anno dopo anno, si stanno allontanando sempre di più dalla fiction italiana; un settore in crisi specchio del paese che le dà vita.

Galleria Fotografica

Video incontro sulla Fiction Italiana: Pietro Valsecchi parla del film su Papa Francesco

 

Video incontro con Alessandro Cattelan: Alessandro Cattelan e l’Inglese

 

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