Bilancio più che positivo per il Festival Clàs-si-co di Canelli conclusosi domenica 20 maggio.
Ben visibile negli occhi del direttore artistico Marco Drago, la soddisfazione per l’ottima riuscita della tre giorni quando, in una Piazza Amedeo D’Aosta gremita, sale sul palco per presentare l’ultimo appuntamento previsto.
Una domenica senza stelle; ma che profuma comunque d’estate. Pioggia e vento hanno deciso di placarsi, quasi ad onorare le parole di Primo Levi che prendono vita attraverso la voce dell’attore Andrea Bosca.
La chimica delle parole di Primo Levi si anima grazie all’analisi di Demetrio Paolin e all’interpretazione dell’attore cannellese. Chissà che non sia proprio la magia creatasi a far sì che, una serata buia senza stelle diventi, dopo poco più di mezz’ora, una notte luminosa; come se anche le nuvole si siano sentite di troppo davanti a tanta bellezza e abbiano dovuto cedere il passo a quelle “quattro stelle intorno a Giove”.
Da Titanio a Carbonio; da Il Brutto Potere a La Chiave a Stella; da Lo Scrittore non Scrittore a Sidereus Nuncius…un percorso destinato a trasportare il pubblico nel cuore della lingua leviniana accarezzando Lucrezio e i granelli di polvere che volteggiano nella luce; il Leopardi di A Se Stesso; Pascal e l’uomo che corre verso l’abisso con gli occhi bendati; Eliot, Conrad e Pavese fino a raggiungere Galileo Galilei che come Levi ha finto e subito il sopruso del potere…“un piccolo abisso in cui guardare e, magari, avere voglia di tuffarsi”.
Alcuni video della serata sono disponibili sulla nostra pagina Facebook.
Andrea Bosca sarà su Rai 1 questa sera nell’ultimo episodio de Il Capitano Maria; tornerà presto nella seconda stagione de La Porta Rossa.