Teatro Toselli, si parte con Lino Guanciale e Francesco Montanari

E’ stato presentato al pubblico, nei primi giorni di settembre, il programma della nuova stagione teatrale del Teatro Toselli di Cuneo, frutto della collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e la Fondazione Piemonte dal Vivo.

Il cartellone 2023/2024 è un perfetto mix di contemporaneità e classicità.

Si parte il 17 ottobre proprio all’insegna della contemporaneità con lo spettacolo “L’uomo più crudele del mondo” (qui la nostra recensione senza spoiler dal teatro di Narni) di Andrea Sacco che vede in scena due degli attori, di quelli con la A maiuscola, più amati dal pubblico: Lino Guanciale e Francesco Montanari.

“L’uomo più crudele del mondo” è il primo brano de La Ballata degli Uomini Bestia: una trilogia dedicata alla caduta dei titani che si pone un quesito preciso da tre punti di vista (politico,imperialista e umano): quanto male sapremmo infliggere, cosa saremmo capaci di fare se avessimo delle giustificazioni?

Le basi di questo spettacolo nascono durante il primo lockdown quando, un po’ come tutti, Francesco Montanari decide di rivoltare la propria casa e, nel farlo, trova un copione che non ricordava di avere. Non c’è il nome dell’autore ma, nell’attimo in cui inizia a leggerlo, non riesce più a fermarsi. Decide così di contattare il suo amico Davide Sacco per parlargli di questo testo entusiasmante. In un primo momento Sacco, essendone l’autore, pensa che Montanari lo stia prendendo in giro; ma in un secondo momento, è costretto a rendersi conto che Montanari ha davvero rimosso il fatto che sia stato proprio lui a consegnargli quello scritto che, come lui stesso lo definisce, altro non è che “un concerto a tre voci che parla di quella grande bestia che è dentro di noi, quel Moby Dick che si muove nei profondi abissi di ogni essere umano.”
Un concerto a tre voci dicevamo, ed è qui che entra in gioco Lino Guanciale , con una chiara idea di lettura de “L’uomo più crudele del mondo“: “nel testo ho ritrovato parte di quella drammaturgia francese e anglofona che amo” e ci mette in guardia: “…sembra facile capire chi sia l’uomo più crudele del mondo e, per lo spettatore, sembra scontato scegliere da quale parte schierarsi. Invece, quello che è entusiasmante e che noi stiamo vivendo alle prove, è che questo viaggio, che è un po’ un viaggio dentro di sé, ci costringe a guardare dentro quell’abisso che riguarda tutti noi.”


L’uomo più crudele del mondo” è un percorso civico sul senso della giustizia e della morale, in cui due uomini attraversano e approfondiscono il significato della parola umanità. Ma cosa significa umanità per gli attori in scena? Ce lo hanno raccontato poco più di un anno fa, prima di andare in scena con lo stesso spettacolo al teatro Manini di Narni.
“Per me è una risposta molto difficile” incalza Montanari“perché c’è un Francesco pre-testo e c’è un Francesco dopo le prove di questo spettacolo e post – incontro umano con Davide, con Lino e con quelle parole che sono pensieri. L’umanità è una parola molto molto complessa, il cui significato mi è purtroppo ignoto; però questo testo e la sua condivisione con Lino e con Davide, mi stanno dando tanti spunti, anche se mi sembra ancora una parola indefinibile perché raccoglie milioni di sfumature. Forse, dato anche il periodo particolare che sto vivendo, l’umanità coincide con il contrasto che c’è tra l’ideale di noi stessi e quello che realmente siamo ma che non vogliamo più essere; o quello che vorremmo essere.”
“Lavorare su questo progetto, come diceva Francesco, ci sta costringendo a rifare un po’ il punto sull’idea che avevamo di cosa questa parola, apparentemente ovvia, significhi” – continua Guanciale – “… siamo abituati a pensare che umanità coincida un po’ con bontà da un certo punto di vista. Lavorando con Francesco, mi sono soffermato sul contrario che spesso usiamo in contrasto alla parola umanità, che molto spesso è mostruoso; probabilmente, invece, bisognerebbe avere il coraggio di prendersi la responsabilità di considerare come umane anche le sfaccettature più mostruose del comportamento degli uomini, perché, in caso contrario, è tutto molto comodo. Dovremmo cercare di fare in modo che certe cose non accadano più. Ed è un po’ curioso parlare di tutto questo proprio nel giorno della memoria. Mai come oggi ci si confronta con qualcosa che pare al di là dell’umano e che forse è fin troppo umano, mentre quello che è successo meno di 100 anni fa nel nostro continente ha a che fare non con dei mostri ma con qualcosa di talmente e profondamente umano da non essere così facile da guardare in faccia; invece bisognerebbe farsi carico di questa difficoltà.”

Mercoledì 1 novembre, partendo dalla letteratura e precisamente dall’omonimo e intenso romanzo di KentHaruf, “Le nostre anime di notte”, verrà narrata la storia dolce e coraggiosa di un uomo e di unadonna che,in età avanzata,si innamorano e riescono a condividere vita,sogni e speranze. Diretti da Serena Sinigaglia, saliranno sul palco Lella Costa ed Elia Schilton a incarnare la poesia di questa storia con la luce e il garbo che richiede.

Lunedì 13 novembre sarà il momento della drammaturgia contemporanea britannica con la versione italiana di una delle pièce più acclamate della compagnia ForcedEntertainment: “Tomorrow’s Parties”. Lo spettacolo,tradotto nella sua versione italiana da Roberto Castello, fotografa le speranze e le paure di un’intera epoca. Sul palco, un uomo ed una donna avanzano ipotesi sul futuro che attende il genere umano.

Il 24 novembre Giuliana Musso è sul palco con il suo ultimo lavoro “Dentro. Una storia vera, se volete” per indagare i temi degli abusi familiari e della loro censura.

Il 17 dicembre, diretta da Serena Sinigaglia, Lucia Mascino, nei panni di una psicoterapeuta, è sul palco con “Il Sen(n)o” per affrontare la relazione tra una donna e il suo corpo e su quanto l’esposizione precoce alla sessualizzazione incida sulla nostra cultura.

L’11 gennaio, Sotterraneo, il gruppo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005, arriva al Toselli con lo spettacolo “L’angelo della storia“, vincitore nel 2022 del Premio Ubu per il migliore spettacolo teatrale. Sul palco fatti e pensieri lontani fra loro ma uniti da una tela di narrazioni, credenze, miti e ideologie che secondo lo storico Yuval Noah Harari compongono la materia stessa di cui è fatta la Storia. La compagnia racconta questi episodi mettendoli in risonanza col presente, componendo una personale mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di persone illustri o sconosciute.

Il 21 gennaio, Elena Lietti è co-protagonista con Pietro Micci del successo del drammaturgo britannico Nick Payne “Costellazioni”. Un dramma applaudito nel West End e a Broadway, sulla relazione di coppia letta da una prospettiva originale.

Interpretato da Fabio Troiano (Ris: delitti imperfetti) arriva al Toselli il 25 gennaio “Il dio bambino” scritto da Giorgio Gaber ; un testo che a trent’anni di distanza mantiene una incredibile forza e attualità. La regia di Giorgio Gallione, prezioso motore di una rinnovata vita scenica del teatro di Gaber, valorizza l’attualità e l’empatia di questo testo, trovando un perfetto connubio con l’interpretazione di Fabio Troiano.

Il 2 febbraio, Giancarlo Commare, Violante Placido e Ninni Bruschetta sono i protagonisti del nuovo adattamento del romanzo di George Orwell, “1984“. Al talento degli interpreti si affianca una scenografia imponente firmata da Alessandro Chiti, che si avvale di videoproiezioni, telecamere a circuito chiuso ed effetti speciali per un’esperienza teatrale pronta a lasciare il pubblico senza fiato.

L’11 febbraio La Ferocia è lo spettacolo che il collettivo teatrale VicoQuartoMazziniPremio Hystrio 2021 come migliore compagnia emergente – porta sul palcoscenico, tratto dall’omonimo romanzo che, nel 2015, è valso il Premio StregaNicola Lagioia: la morte misteriosa di una giovane donna ritrovata nuda ai piedi di un autosilo scuote il microcosmo borghese e provinciale nel quale vive la sua famiglia, ma questo racconto domestico, in realtà, è la lente per esplorare le sorti del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi.

“Solo quando lavoro sono felice” è una riflessione sul lavoro, sulla vocazione, sui soldi, sul capitalismo, sul tempo di vita e il tempo di lavoro, sui pranzi di lavoro con se stessi, sulla disperazione. Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa, autori ed interpreti di questo spettacolo che ha ricevuto una menzione speciale al bando Forever Young 21-22, portano sul palco un tema urgente con un linguaggio capace di coinvolgere generazioni differenti.

Il 28 febbraio, “Darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena)” è il nuovo spettacolo scritto da Lucia Calamaro che torna ad esplorare, con la consueta ironica profondità, l’animo umano di fronte alle relazioni, agli affetti, al dolore e all’esperienza del lutto. Una storia in cui riconoscere le nostre nevrosi, i nostri stili di vita frenetici e disumanizzanti, raccontata con fulminante ironia e grande empatia, sempre senza giudizio.

Il 5 marzo, tornando al classico, arriva a Cuneo “La locandiera”, prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria, rivista da un maestro della scena contemporanea come Antonio Latella che porta sul palco Sonia Bergamasco nei panni di Mirandolina, trasformata in una sorta di eroina capace di sconfiggere l’universo maschile, sbarazzandosi in un sol colpo di un cavaliere, di un conte e di un marchese. 

Pippo del Bono torna sul palco del Toselli il 12 marzo con “Amore”, un viaggio musicale e lirico sulle corde dell’anima che vibrano al minimo colpo della vita, accompagnato dalle note del fado, per riempire di poesia, musica e verità la parola amore, che non è solo un sentimento ma uno stato dell’anima. 

“La ragazza sul divano”, in scena il 5 aprile, vede la protagonista Pamela Villoresi condividere la scena con Giovanna Mezzogiorno, Michele Di Mauro, Giordana Faggiano e Valerio Binasco. Il suo fulcro narrativo narra di in una donna di mezza età, intenta a dipingere il ritratto di una ragazza seduta su un divano.


Il 18 aprile “Aldo Morto” parte dalla vicenda del tragico sequestro e uccisione di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana. Il drammaturgo, regista e attore Daniele Timpano si confronta nello spettacolo con l’impatto che questo evento ha prodotto nell’immaginario collettivo. 

Il 21 aprile chiude la densa stagione di Cuneo, un testo magistrale, di ampio respiro e imperfetto com’è l’essere umano alla ricerca del suo diritto di esistere: “L’arte della commedia” manifesto del teatro di Eduardo De Filippo adattato, diretto e interpretato da uno degli pilastri del cinema di Marco Bellocchio: Fausto Russo Alesi,(qui la nostra recente intervista). L’opera racconta le battaglie di De Filippo per le sorti del Teatro, parallele alle fatiche personali e senza aiuti delle Istituzioni, un racconto del rapporto contradditorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società.

A partire dalla stagione 23-24, la Fondazione Piemonte dal Vivo si impegna per rendere il teatro sempre più inclusivo e accessibile e, in quest’ottica, sostiene il progetto Teatro No Limits, promosso e realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì in collaborazione con l’Associazione Incontri Internazionali Diego Fabbri APS e con il Dipartimento Interpretazione e Traduzione – DIT – Università di Bologna Campus di Forlì. L’iniziativa porta l’audiodescrizione a teatro e consente al pubblico non vedente e ipovedente di assistere pienamente agli spettacoli, rendendo “visibili” scene, costumi, cambi luce, movimenti degli attori e ogni altro elemento silenzioso della messa in scena, abbattendo la barriera del buio. Per la stagione 2023/2024 sono tre gli spettacoli del Teatro Toselli che saranno audiodescritti: Le nostre anime di notte, Amore e Bello!

In occasione delle repliche delle ore 18 degli spettacoli Il senno e Solo quando lavoro sono felice sono previste delle attività laboratoriali rivolte ai bambini dai 4 ai 10 anni per facilitare la fruizione degli spettacoli da parte delle famiglie. I laboratori sono organizzati dalla Compagnia il Melarancio.

A partire dal 4 ottobre è possibile acquistare gli abbonamenti al Teatro Toselli. Quest’anno un abbonamento sarà dedicato agli under 29 a partire dal 5 ottobre. Biglietti singoli in vendita dal 6 ottobre. Per maggiori informazioni o acquisti rivolgersi all’Ufficio Spettacoli (Tel. 0171 444812/818 – email spettacoli@comune.cuneo.it ) oppure online su www.comune.cuneo.it/cultura/teatro.


Leave a comment