SI UCCIDE CIO’ CHE SI AMA: After Miss Julie

After Miss Julie di Patrick Marber viene adattato alla messa in scena italiana trasferendo l’ambientazione dall’Inghilterra di metà Novecento alla Milano dei festeggiamenti per la liberazione del 29 aprile 1945; così come lo stesso Marber aveva trasposto il testo originale di August Strindberg dalla Svezia del 1888 (notte di San Giovanni) alla sua Inghilterra del 1945, in occasione della vittoria laburista.

Gianni (Lino Guanciale) è autista e capo dei domestici per la famiglia della signorina Giulia (Gabriella Pession). Durante i festeggiamenti sfrenati dell’aprile del 1945, la Signorina Giulia seduce ossessivamente Gianni; il quale, nonostante un primo categorico rifiuto alle numerose avances di Giulia, cede a quel sentimento strozzato e soffocato da anni; da quando lei, poco più che bambina, confidava i suoi segreti più intimi al suo cavallo in un abitino bianco con fiocco rosa. Gianni aveva sempre negato quell’affetto per rispetto del padrone e per consapevolezza sociale. Quando Cristina (Roberta Lidia De Stefano), domestica e cuoca della famiglia, nonché promessa sposa di Gianni, scopre ciò che è successo, per la Signorina Giulia, quella sfida che le è sfuggita di mano, non può che avere un tragico esito.

Gabriella Pession, una straordinaria Signorina Giulia, si innamorò dell’opera di Marber in un teatro londinese e decise di acquistarne i diritti per portarlo in Italia. L’amore per questa pièce traspare senza filtro in ogni parola, gesto e sguardo dell’attrice. Un’interpretazione pulita; ma allo stesso tempo sensibile e intelligente e, soprattutto, mai volgare. Una donna fragile e folle al tempo stesso e l’interpretazione della Pession non è certo di livello inferiore a chi l’ha preceduta nei teatri internazionali. Negli anni, i due volti più famosi di Miss Julie a teatro, sono stati sicuramente quelli dell’ultima straordinaria Venere in Pelliccia Natalie Dorman (Posh-The Riot Club, Il trono di spade) allo Young Vic di Londra e quello di Sienna Miller per la Roundabout Theatre Company di Broadway. Nel 2016, invece, Jessica Chastain ha dato il volto a Miss Julie sul grande schermo al fianco di Colin Farrell.

La regia di Giampiero Solari è una guida precisa e raffinata, sia per gli attori che per la platea, all’interno dell’animo umano.

Fuori campo si sentono i festeggiamenti per la liberazione, le note di Bella Ciao risuonano in lontananza, mentre Gianni e Cristina si preparano per il meritato riposo dopo la giornata lavorativa tra il traffico milanese e un intruglio per far abortire il cane della Signorina Giulia. Siamo nella loro cucina, quella sotterranea riservata al personale e la scenografia, costruita da tre studenti del triennio in Scenografia di NABA (e realizzata presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti, così come i costumi) è curata nei minimi dettagli.

Quando le luci si spengono, lo scrosciante applauso del pubblico risuona nella sala del Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo accompagnato dalle inconfondibili note di In cerca di te (Sola me ne vo).

“Un uomo come me, può elevarsi. Come il pane: lievita, cresce; ma non diventerà mai una torta.”

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