Vincitore di 9 Tony Awards (lo eguaglierà nel 2020 Moulin Rouge?!?!), 1 Olivier Award come miglior musical e un Premio Pulitzer per la drammaturgia al suo debutto nel 1975, A Chorus Line è stato uno dei musical più longevi di Broadway (poi superato da Cats) con 6137 repliche in 15 anni di programmazione.
Nato dalla brillante idea del regista e coreografo Michael Bennett di raccogliere le confessioni di un gruppo di ballerini professionisti per oltre 30 ore di registrazione, A Chorus Line mette a nudo l’anima dei protagonisti raccontando i loro ricordi, gli aneddoti, le speranze , i sogni e le disillusioni.
A Chorus Line debuttò al Shubert Theatre di Broadway il 25 luglio 1975, quindi, per questo suo esordio italiano, nel giorno di San Valentino del 2019, esigeva un piccolo lavoro di “restauro”. L’adattamento di Chiara Noschese (che ha messo mano ai testi e alla liriche) è assolutamente perfetto, nulla delle sfumature psicologiche dei protagonisti è andato perduto nella trasposizione; mentre Fabrizio Angelini ha riprodotto scrupolosamente le coreografie originali di Bennett.
Il cast non ha nulla da invidiare ai colleghi newyorkesi o londinesi. Il pungente cinismo di Floriana Monici (Footloose, Hairspray), nel ruolo di Sheila, cattura la scena. Riccardo Sinisi (Grease, Hairspray) stabilisce un buon punto di partenza nella costruzione di una caratterizzazione psicologica profonda e complessa come quella di Paul. Gea Andreotti nel ruolo di Maggie, Andrea Spada in quello di Mike e Giuseppe Verzicco (Grease, Rent) nel ruolo di Al, hanno l’occasione di valorizzare le proprie potenzialità. Notevole lo spensierato e disincantato Pierluigi Lima (Newsies) nel ruolo di Richie.
Scenografie e disegno luci introducono il pubblico in un teatro di Broadway. L’orchestra in buca è diretta da Andrea Calandrini (Footloose, Newsies) sulle musiche di Marvin Hamlisch.
I performers sono in sala, tra gli spettatori. Alla chiamata “Tutti i candidati sono invitati a presentarsi in scena”, salgono sul palco per una prima audizione. Dopo una prima scrematura rimangono in 17.
A Chorus Line mette in risalto l’instabilità del lavoro del ballerino; ma in generale di chi lavora a Broadway o nel West End. Un lavoro in cui si è sempre soggetti ad esami e dal futuro dalla breve durata.
A Chorus Line è in scena al Teatro Nazionale Che Banca di Milano fino al 14 Aprile.