Ed Westwick: ecco cosa ci ha raccontato dalla sua nuova casa londinese l’attore protagonista del nuovo war movie Enemy Lines.

Enemy Lines è il nuovo film che vede come protagonista l’amato Chuck Bass di Gossip Girl Ed Westwick. La premiere avrebbe dovuto tenersi a Los Angeles lo scorso weekend; ma, la situazione di emergenza in cui tutto il mondo si trova in questo momento, ne ha impedito lo svolgimento. Enemy Lines è quindi stato reso disponibile on demand negli Stati Uniti la scorsa settimana, mentre da lunedì 4 maggio sarà acquistabile e noleggiabile anche in Italia e nel Regno Unito.

Polonia. Novembre 1943. Siamo in un territorio occupato da quasi tre anni. Sotto il comando del maggiore americano con origini polacche Kaminski (Ed Westwick), una squadra speciale di soldati britannici viene inviata oltre le linee nemiche con il compito di prelevare dalla prigionia tedesca uno scienziato polacco esperto di rocce per portarlo sano e salvo negli Stati Uniti; grazie anche all’aiuto dei gruppi della resistenza del luogo. Gli anglo-americani non sono però gli unici incaricati di tale missione e, presto, scopriranno che il Professor Fabien (Pawel Delag), in realtà, non è esperto di rocce ma di ben più importanti strutture fisiche; determinanti per la riuscita della missione degli Alleati.

Basato su eventi realmente accaduti e diretto dal regista svedese Anders Banke, il film segue la difficoltà della squadra britannica nel raggiungere il punto di estrazione dopo il salvataggio del Professor Fabien. Nonostante alcune linee narrative vengano affrontate con troppa superficialità come quella legata alla partigiana Sara (Ekaterina Vladimirova); il film segue lo stile di diverse pellicole che lo hanno preceduto, da Dietro le linee nemiche a Bastardi senza gloria. Alcune sequenze di lotta tra i diversi gruppi armati si protaggono troppo a lungo rubando tempo a una storia che, come si evince dalla didascalia finale, avrebbe avuto davvero un ottimo potenziale di sviluppo. Le musiche di Philippe Jakko e l’ottimo lavoro dal cast composto oltre che da Ed Westwick, Pawel Delag e Ekaterina Vladimirova anche da Jean-Marc Birkholz, Gary Grant, Scott Haining (Peterloo), John Hannah (The Mummy, Another Mother Son, Agents of S.H.I.E.L.D), Daniel Jillings, Corey Johson (Jackie, A Private War, The Alienist) e Tom Wisdom (300) che aveva già lavorato con Ed Westwick nella versione cinematografica diretta da Carlo Carlei di Romeo e Giulietta interpretando il Conte Paride.

C: Enemy Lines è un film basato su un’operazione segreta realmente accaduta. Che cosa conosceva di questo tipo di operazioni prima di leggere la sceneggiatura del film?

EW: Avevo sentito parlare dell’Operazione Paper Clip e di storie simili dove l’elite degli scienziati mondiali veniva catturata o reclutata dalle nazioni in guerra. Mi sembrava una parte di storia legata alla guerra su cui valesse la pena accendere un riflettore.

C: Nel film, Lei interpreta un comandante americano con origini polacche a cui viene affidata la missione proprio per il vantaggio di potersi mimetizzare con la popolazione del luogo. Come si è preparato per questo ruolo?

EW: Mi sono esercitato con il polacco utilizzando Babbel. Solo un po’, nulla di eccessivo dato che per il film mi bastavano poche cose basilari; ho ascoltato molta musica americana di quel periodo (di cui comunque sono grande fan), ho creato un passato per il personaggio e un momento preciso della sua vita in cui poi mi ci sono tuffato in sua compagnia. Mi sono anche allenato fisicamente per essere abbastanza forte da sopportare il freddo gelido che mi avrebbe tormentato sul set e mi sono isolato, soprattutto la sera. Avevo studiato combattimento armato in passato quindi ho attinto anche da quell’esperienza.

C: Enemy Lines è una storia controversa…senza anticipare troppo, diciamo che lo scopo della missione è quello di prelevare uno scienziato polacco dalle conoscenze molto peculiari che si trova in mani tedesche; rischiando un numero non indifferente di vite, senza avere la sicurezza che il professore sia di aiuto alle nazioni che lo stanno mettendo in salvo. Qual è il suo punto di vista?

EW: Per me si tratta di senso al dovere, molte persone hanno sacrificato le loro vite durante la Seconda Guerra Mondiale per sconfiggere un mostro ben noto, in modi diversi a seconda della necessità. Questa è una storia basata su alcuni di loro.

C: Nel film, la sua squadra viene aiutata dalla resistenza del luogo, da un gruppo di partigiani che, in molti paesi come l’Italia dove si è da poco festeggiato l’anniversario per la liberazione, sono soggetto di forti controversie. Ha percepito questo senso di dibattito nel prepararsi per questo ruolo, o durante le riprese? Ha conosciuto alcuni reduci durante le riprese in Polonia?

EW: No, non ero a conoscenza di questa sfumatura legata al ruolo della resistenza nei paesi europei e purtroppo no, non ho avuto occasione di incontrare reduci polacchi durante le riprese.

C: Com’è stato lavorare sul set di Enemy Lines?

EW: Eravamo tutti molto motivati e tutti hanno lavorato sodo. Il cast è costituito da ottimi professionisti e i bielorussi sono incredibili quando si tratta di ricostruire eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale. Era ibernizzante e bellissimo, è stata davvero un’esperienza fantastica.

C: Qual è stata la sfida più grande? E la più eccitante?

EW: Il freddo. I costumi non erano mai abbastanza pesanti per proteggerci dal freddo; ma questo credo che abbia aiutato a rendere il tutto, intrpretazione compresa, molto più credibile. La parte più eccitante è stata la sequenza in cui i vari gruppi armati: Alleati, Nazisti, Russi e Partigiani convergono e arrivano i carri armati.

C: Era prevista una premiere a Los Angeles che, dato il periodo di emergenza che stiamo vivendo, è stata cancellata. Come immagina il prossimo futuro per il cinema e la televisione?

EW: Spero che saremo in grado di tornare alla normalità il prima possibile. E voglio approfittare di questa opportunità per far arrivare il mio affetto a tutte le persone che stanno leggendo questa chiacchierata durante questo difficile periodo. Una premiere a Los Angeles sarebbe stata una bella serata ma ogni tanto bisogna accontantarsi di ciò che arriva. Sono felice che le persone abbiano l’ooportunità di vedere il nostro lavoro in sicurezza dalle loro case.

C: Come sta vivendo questo periodo di distanza sociale? Segue una routine? Ha scoperto o riscoperto qualche passione?

EW: Come attore passo molto tempo a casa anche in periodi non sopetti, LOL..ho lavorato ad alcuni progetti personali che vorrei, un giorno, avere l’opportunità di trasformare in film. Vedremo cosa succederà. A parte questo, faccio attività fisica, leggo, guardo film che mi trasmettono pace, tranquillità, gioia e felicità.

C: Quali sono le sue speranze per il futuro?

EW: In primo luogo che ci sia la possibilità per noi tutti di sentirci più sicuri e di riprenderci dalla situazione in cui ci troviamo. A parte questo, spero in una crescita personale. Ho diretto un cortometraggio intitolato Tether che stavo presentanto a diversi festival in giro per l’America prima che la situazione precipitasse. Siamo riusciti a presentarlo a Mammoth ed è stato gratificante. Vorrei trasformarlo in un lugometraggio molto presto. Penso che produrre qualcosa che soddisfi i miei gusti, alcune volte molto alternativi, ma che allo stesso tempo sia in grado attrarre il pubblico e di spingerlo alla curiosità di vederlo è una sfida per cui ora mi sento davvero pronto.

Enemy Lines sarà disponibile on demand su Apple TV, e Amazon Video da lunedì 4 maggio.

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